Il RISTORANTE

Sant’Agostino

Situato nel cortile della chiesa sconsacrata dedicata a Sant’Agostino, il ristorante nasce dal recupero della falegnameria annessa al Monastero, e si propone come un luogo di incontro tra arte, cultura e vita sociale. Una grande luna accoglie gli ospiti e la luce nel piatto li conquista definitivamente. Il giardino è un’altra sala del ristorante, tra profondità e seduzione, con alcune presenze di design storico che creano un sofisticato collegamento con la galleria adiacente. Sant’Agostino è un mix esplosivo tra arredamento di design e un ambiente essenziale nei toni del grigio e verde acqua. Gli spazi sono abbracciati dalla bellezza e dal fascino di un luogo senza tempo.

Il Menù

La nostra cucina è un omaggio sincero al territorio che ci circonda. È un racconto fatto di materia, gesti e tempo. Selezioniamo con cura le migliori materie prime locali, rispettando il ritmo lento e saggio delle stagioni.

I nostri due menù degustazione, PIACENZA A MODO MIO e OLTRE I CONFINI MA NON TROPPO ed il MENU’ ALLA CARTA sono i vessilli del nostro pensiero ed il modo migliore per incontrarci a tavola.

La nostre formule APERITIVO SMART & PRE-DINNER vi aspettano tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00 durante la bella stagione nel nostro Giardino Esterno.

Dal Lunedì al Venerdì, a pranzo, offriamo il nostro menù BUSINESS LUNCH, pensato appositamente per coloro che hanno poco tempo a disposizione, ma desiderano comunque un pranzo appagante, senza rinunciare alla qualità. Con questa opzione, sarà possibile scegliere uno o due piatti tra le proposte del giorno al prezzo di 20€ o 25€ a persona, inclusi coperto, acqua, un calice di vino e caffè.

Lo Chef

Mauro Brina, bergamasco di Romano di Lombardia, classe 1990, dopo aver frequentato l’Alma – la Scuola Internazionale di Cucina Italiana fondata da Gualtiero Marchesi – ha mosso i primi passi in ristoranti di grande prestigio come La Piazzetta di Brescia, Da Nadia in Franciacorta e Da Vittorio a Brusaporto.

Ha guidato per due anni la cucina di Or Cucina d’Arte ad Agazzano (PC) e, successivamente, per quattro anni quella di Sensi a Rivergaro. Oggi è Chef e Patron di Sant’Agostino.

La sua è una cucina fondata sull’alternatività: una cucina “sagace”, che non si limita alle tradizioni locali ma si colloca in un circuito virtuoso con al centro la cucina italiana, arricchita da venature di classicità. Il territorio resta presente come grande serbatoio di materie prime d’eccellenza, punto di partenza su cui lo chef costruisce un pensiero gastronomico che mira alla pienezza del gusto.

La filosofia di Brina si fonda sull’uso di pochi ingredienti in ogni piatto, per valorizzarne al massimo sapori e consistenze, senza trascurare l’importanza dell’estetica: espressione dell’ideale di armonia tra bontà e bellezza, nel solco del dogma marchesiano della Cucina Totale, a cui si ispira quotidianamente.

La classicità francese è uno dei cardini del suo stile, espressa attraverso fondi e salse, da cui prende forma una creatività ragionata. La sua non è una cucina di territorio in senso stretto, ma un percorso alternativo che, pur radicato nelle eccellenze locali, punta a esaltare contrasti e armonie.

Il risultato è una cucina italiana elegante e solida, lontana dalle mode passeggere, in cui ogni elemento trova compimento nell’incontro tra tecnica, gusto ed estetica, sia nelle forme che nei cromatismi.